Razza autoctona della Regione Campania, a duplice attitudine (latte e carne), il cui nome deriva dal comune di Bagnoli Irpino (AV), l’area di allevamento più rilevante e nota anche con il termine “malvizza”. Si contraddistingue per le sue produzioni: l’agnello apprezzato per la tenerezza delle carni ed il latte dalla spiccata attitudine casearia, trasformato nell’omonimo Pecorino.
La razza, frutto di incroci e meticciamenti in cui si riconoscono i tratti somatici della Barbaresca, è distribuita principalmente in Regione Campania nell’area dei Monti Picentini, degli Alburni, del Vallo di Diano, della Piana del Sele e, marginalmente, nelle colline del casertano e beneventano.
Negli anni ’80 la popolazione veniva stimata intorno ai 20.000 capi, nel 2011 erano iscritti al Registro Anagrafico 12.420 soggetti distribuiti in 111 allevamenti nelle province di Avellino, Benevento e Salerno.
Gli animali vengono allevati in greggi di piccole e medie dimensioni (dai 50 ai 400 capi) raramente costituiti da soli soggetti bagnolesi, data la contemporanea presenza di capi meticciati o appartenenti ad altre razze. Anni addietro il sistema di allevamento prevalente, a gestione familiare e lontano dai grandi insediamenti urbani, era quello pastorale dove il pascolo rappresentava la principale fonte di alimento; oggi si è passati al semibrado con integrazione alimentare (mais, orzo, fave, etc.). In generale gli animali sono ricoverati nel periodo invernale in strutture semplici ma funzionali.
Taglia | Medio – grande con altezza al garrese intorno ai 75,5 cm. Peso di 95 e 58 Kg rispettivamente nel maschio e nella femmina. |
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Testa | Piuttosto leggera, profilo montonino più accentuato nel maschio che presenta spesso robuste corna avvolte a spirale e dirette dal basso in alto all’infuori. Le orecchie sono di media grandezza, portate orizzontalmente e talvolta leggermente pendenti. |
Collo | Robusto, ben unito alla spalla ed al garrese. |
Tronco | Lungo con ampia cavità toracica, linea dorso-lombare-sacrale leggermente ascendente in senso antero-posteriore, spalla ben legata al torace, dorso e lombi larghi, allungati e muscolosi, addome di media ampiezza. La coda, piuttosto lunga, con alla base un lipoma poco sviluppato, a partire dal terzo superiore, si prolunga assottigliandosi fino al di sotto dei garretti. |
Apparato mammario | Mammella saldamente attaccata, voluminosa, tessuto spugnoso ed elastico. Capezzoli di giuste dimensioni ed uniformi. |
Arti | Gli arti in appiombo sono lunghi, robusti, asciutti, provvisti di unghielli di colore grigio scuro e ben conformati. |
Vello | Il vello, bianco, costituito da bioccoli conici, ricopre completamente il tronco ad esclusione della faccia ventrale, della regione inferiore del collo, della testa e degli arti. La testa, il collo e le estremità degli arti presentano delle picchiettature nere tipiche che, in alcuni soggetti possono essere delle ampie macchie nere. |
Pelle e pigmentazione | Pelle elastica e di colore rosa chiaro. |
Caratteri riproduttivi | Di buona fecondità, la pecora Bagnolese presenta un alta percentuale di parti gemellari, non rari quelli trigemini. |
Le produzioni | L’agnello viene in genere alimentato esclusivamente con il latte materno e ciò contribuisce a rendere la sua carne particolarmente tenera e delicata. Il latte, ricco di proteine e con una elevata attitudine alla caseificazione, costituisce la materia prima per produrre ottimi pecorini e ricotta. |
Aspetti positivi | Senza dubbio il carattere rusticità intesa come capacità di sfruttare al meglio le produzioni con sistemi di allevamento bradi o semibradi, rende la Bagnolese una razza ideale per incentivare e valorizzare la zootecnia in aree marginali. |
Società Agricola Green Company snc
Via Soccorso, 24 - FISCIANO (SA)
Mail: grcompany@tiscali.itprof. Vincenzo Peretti
Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzione Animale
Mail: vincenzo.peretti@unina.it